L'articolo Mangiare bene per vivere meglio: dialogo con Pietro Paganini sull’educazione alimentare e la Dieta Mediterranea proviene da Fashionlife Magazine.
]]>• La salute inizia in cucina. Quanto è importante promuovere una educazione in tal senso?
L’educazione alimentare dovrebbe essere un pilastro della socializzazione, iniziando in famiglia e a scuola, e oggi anche in rete. Però, non lo è. Ci illudiamo di sapere cosa significhi mangiare bene, ma spesso ci limitiamo ad apprezzare il gusto o la genuinità di certi prodotti senza realmente comprendere cosa stiamo consumando. Nell’era della conoscenza, dei social e dell’intelligenza artificiale, paradossalmente sappiamo molto di tante cose, ma poco di ciò che mettiamo nel piatto: i nutrienti, l’impatto sul nostro benessere, le porzioni ideali. Ci dedichiamo alla cucina con passione – corsi, video, ricette sui social – ma raramente approfondiamo cosa significhi davvero nutrirci. Educarsi sul cibo significa guadagnare libertà: scegliere consapevolmente una dieta bilanciata, con il giusto apporto calorico, i nutrienti migliori e senza rinunciare al piacere. Non è solo equilibrio, è anche saperci concedere qualche eccesso, ma in un contesto di equilibrio complessivo. Mangiare bene è una forma di consapevolezza, un gesto d’amore verso noi stessi e verso gli altri.
• Perché la dieta mediterranea è fondamentale per la nostra società dal punto di vista sociale e culturale?
La dieta mediterranea non è semplicemente un insieme di regole alimentari, ma un metodo, uno strumento per costruire uno stile di vita equilibrato e adattabile. Ha radici profonde nella nostra cultura e nella nostra storia, ma è anche sorprendentemente moderna. In epoche diverse e contesti socio-economici differenti, la dieta mediterranea ci ha guidato nel fare scelte consapevoli: cosa mangiare, come bilanciare le calorie che assumiamo con quelle che spendiamo, come vivere il tempo libero, socializzare, riposare. È un modello che non impone, ma si adatta, promuovendo benessere e longevità. Proprio questa capacità di adattarsi alle esigenze individuali la rende compatibile con la nutrizione di precisione, una delle sfide del nostro futuro. È un metodo che evolve con noi, rispettando le diversità di ciascuno, mantenendo l’equilibrio al centro. Al contrario, le diete come comunemente intese sono rigide, ideologiche, orientate a obiettivi a breve termine come la perdita di peso. Non possono offrire il benessere duraturo che invece la dieta mediterranea garantisce, attraverso una prospettiva multidisciplinare che valorizza il gusto, la salute e la socialità. Questo approccio, che coniuga tradizione e innovazione, è anche una risposta al nostro bisogno di consapevolezza, in un mondo sempre più complesso e interconnesso. Un modo per rimanere fedeli a noi stessi, senza rinunciare alla possibilità di guardare avanti.
• Nel suo ultimo libro, “I-Food, Come sottrarsi all’ideologia alimentare?” lei parla di “iPhoneizzazione” della nutrizione. Ci spiega cosa intende e quali le eventuali conseguenze di questo processo- moda?
Nel mio libro promuovo la dieta mediterranea come un metodo dinamico, che abbraccia le diversità individuali e si evolve nel tempo, e introduco il concetto di nutrizione di precisione come strumento per progettare uno stile di vita personalizzato, orientato al benessere e alla longevità.Mi oppongo fermamente agli strumenti “coercitivi” o “totalitari” che alcuni governi, istituzioni internazionali o lobby commerciali stanno cercando di imporre per affrontare problemi complessi come la cattiva nutrizione, l’obesità e le malattie non trasmissibili. Soluzioni come i bollini fronte pacco – ad esempio il Nutriscore – o le tasse di scopo su grassi e zuccheri, e persino la cosiddetta dieta planetaria, propongono approcci standardizzati che minano la libertà di scelta del consumatore. Questi strumenti favoriscono la produzione alimentare su larga scala a scapito delle produzioni locali, delle tradizioni culinarie e della diversità culturale. Quando parlo di “iPhoneizzazione” della nutrizione, mi riferisco proprio a questa tendenza a uniformare tutto, rendendo il cibo un prodotto standard, privo di radici e personalità, uguale per tutti. È un processo che rischia di appiattire non solo i sapori, ma anche la nostra capacità di scegliere e di valorizzare il patrimonio culturale che il cibo rappresenta. Dobbiamo opporci a questa standardizzazione, promuovendo un modello che sia invece libero, inclusivo e capace di rispettare le identità locali e le esigenze individuali.
• Questo giornale tratta di lifestyle. Cosa pensa del fatto che i giovani si affidano ai social per scegliere cosa mangiare, propendendo posti con piatti più fotogenici che altro?
I social possono essere utili per scoprire nuove idee e tendenze, ma la loro efficacia dipende dal senso critico con cui vengono utilizzati. Affidarsi unicamente all’aspetto “fotogenico” di un piatto rischia di ridurre il cibo a un elemento estetico, trascurando la sua funzione primaria: nutrire il corpo e la mente in modo equilibrato. La vera sfida, però, arriverà con l’intelligenza artificiale. Presto, chatbot e AI agent saranno in grado di consigliarci cosa mangiare sulla base del nostro stato fisico e mentale, offrendo un livello di personalizzazione mai visto prima. Questo rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare le scelte alimentari, ma anche un potenziale rischio se l’AI non viene gestita in modo trasparente ed etico. La tecnologia deve essere un alleato per la consapevolezza e il benessere, non un sostituto del nostro senso critico. Sta a noi mantenere il controllo e utilizzare questi strumenti per potenziare, non limitare, la nostra libertà di scelta.
• Giusto dire che la dieta mediterranea offre un prezioso ritorno alle origini, con un approccio sostenibile?
Se per “ritorno alle origini” intendiamo recuperare l’equilibrio aristotelico e il senso critico socratico, allora sì, la dieta mediterranea rappresenta un ritorno prezioso. Non si tratta di un regime alimentare rigido o statico, ma di un metodo, uno stile di vita che evolve con i tempi e si adatta alle esigenze individuali e collettive. La forza della dieta mediterranea sta proprio nella sua flessibilità: è un modello che promuove benessere e consapevolezza, rispondendo ai bisogni contemporanei senza mai perdere di vista le sue radici culturali. In questo senso, è un potente strumento di crescita sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale. La dieta mediterranea non è solo cibo: è un equilibrio tra tradizione e innovazione, tra piacere e responsabilità, un metodo che ci invita a vivere meglio, rispettando noi stessi e il mondo che ci circonda.
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]]>L'articolo BEATRICE GHERARDINI “Glow up secrets” Dal 9 Dicembre proviene da Fashionlife Magazine.
]]>Dal 9 dicembre sarà disponibile on line “Glow up secrets”, nuovo progetto video di Beatrice Gherardini, la beauty star, make-up artist e life coach più seguita su Tik Tok italia con oltre 1,6 milioni di followers, diventata un vero e proprio punto di riferimento quotidiano per la sua enorme e fidelizzata community nel complesso oltre 3 milioni di seguaci. Il nuovo format s’inserisce all’interno del progetto “la bellezza inizia nel momento in cui scegli di essere te stessa” che intende essere al tempo stesso un manifesto e uno slogan forte e chiaro, con l’intento di rendere omaggio alla bellezza dell’universo femminile in tutte le sue forme attraverso i segreti e il linguaggio del make- up e attraverso la consapevolezza e l’accettazione della propria persona.
Considerata come una delle beauty maker e make-up artist più amate e seguite sui social Beatrice Gherardini , autrice del libro “Tutti i trucchi del Make up” e fondatrice della Beatrice Gherardini Academy, è un concentrato di sana positività e di entusiasmo, un’energia frizzante e contagiosa che è riuscita a trasmettere nel quotidiano al pubblico che la segue, attraverso consigli preziosi e contenuti mirati a valorizzare la bellezza femminile grazie al trucco, momento quotidiano di fondamentale importanza nella vita di ogni donna indipendentemente dall’età.
“Glow up secrets” è uno speciale progetto a cui sono molto legata – dichiara Beatrice Gherardini – l’ho concepito come uno speciale videocorso con dei contenuti di autotrucco in cui unisco la passione per il make-up e il desiderio di condividere le mie conoscenze con altre donne. L’idea è stata plasmata dalla volontà di rendere l’arte del trucco accessibile a tutte, dai livelli base a quelli più avanzati. Osservando la mancanza di risorse inclusive nel settore, ho deciso di creare un corso adatto a donne di ogni età, offrendo loro un percorso dettagliato che copre le diverse tecniche e prodotti ideali per ogni tipo di pelle. Sono convinta che il make-up non sia semplicemente truccarsi, ma prendersi cura di sè, sperimentare e valorizzarsi, è sentirsi bene con sé stessi e con gli altri. Prendetevi del tempo, abbiate cura di Voi, valorizzate il vostro corpo e nutrite la Vostra anima, in questo il make up può essere un prezioso alleato in grado di farvi sentire bene, affrontando la vita quotidiana con la giusta energia. Ogni donna deve sentirsi libera di esprimere la propria personalità anche attraverso il truccoQuel momento in cui ci trucchiamo è un momento sacro, quasi un rito che deve essere solo per noi, una coccola per sentirci meglio e affrontare la giornata con l’energia giusta, nel migliore dei modi”
Attraverso il nuovo progetto video e grazie al suo libro “Tutti i trucchi del make-up”, Beatrice, in maniera semplice e con assoluta professionalità e competenza, affronta le molteplici sfumature legate al mondo del make-up, accompagnando l’universo femminile in questo straordinario viaggio volto alla creazione di look passo dopo passo. Un omaggio al tempo stesso rivolto a tutte le donne, da chi è alle prime armi sino alle più esperte del make-up o a chi vuole conoscere qualche tricks in più, sempre con un linguaggio chiaro e comprensibile a tutti.
“Sono veramente entusiasta di questo nuovo progetto in video – prosegue Beatrice Gherardini e sono estremamente felice di poterlo condividere con tutto il mio pubblico che mi ha sempre sostenuto fin qui e che conosce il mio percorso. Non ho mai dato retta a l’odio in rete e a chi mi attaccava per la mia pelle e per l’acne, ho imparato l’importanza di amarmi per quello che sono e senza nascondere le mie cicatrici. Sono diventata make up artist e life coach, cercando di superare delle convenzioni limitanti andando oltre il semplice make up e abbracciando un approccio olistico che miri a sottolineare che la bellezza va oltre l’aspetto esteriore, incoraggiando le donne a sentirsi bene sia dentro che fuori.Ricordiamoci che la vera bellezza comincia sempre nel momento in cui decidiamo di essere noi stesse. Nulla nella vita ci può limitare se non noi stessi! Amatevi per quello che siete e portate con fierezza i segni delle vostre battaglie perché vi hanno reso le persone uniche e magnifiche che siete oggi”
Beatrice attraverso questo speciale progetto concepito come un videocorso ci guida nel personale viaggio del make-up, aiutandoci nella scelta del prodotto più adatto in base al nostro tipo di pelle o alla conformazione del nostro viso, ci illustra e spiega gli strumenti e la corretta gestualità con cui vanno utilizzati, svelandoci tanti beauty hack per rendere il momento del make up più semplice e funzionale. Tra consigli, veri e propri turorial, chicche del mestiere e piccoli segreti per rendere il momento del make-up unico, attraverso i beauty hacks consigliati da Beatrice tutto sarà così più semplice e scorrevole.
Solare, sorridente e dinamica Beatrice, 29 anni, inizia a rubare pennelli e ombrelli alla madre sin da bambina. La passione per il make-up diventa forte in adolescenza e quando frequenta l’università scopre di voler esprimere la sua passione anche attraverso i social media. Dopo aver frequentato l’accademia del make-up apre così Tik Tok per dare sfogo alla sua creatività diventando in pochissimi anni la più seguita in assoluto sulla piattaforma una vera e propria numero 1 nel settore, raggiungendo oltre 3 milioni di followers complessivi in pochissimi anni. Beatrice condivide anche su Instagram con la sua numerosissima community di persone che la seguono, l’amore per i trucchi, rispondendo a dubbi, domande e dando preziosi consigli sempre con messaggi positivi. La crescita personale e L’amarsi per come si è sono temi preziosi e fondamentali che Beatrice cerca di trasmettere da sempre in suo contenuto.
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]]>L'articolo Bottega verde vince per la migliore insegna 2025 nella categoria erboristeria proviene da Fashionlife Magazine.
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]]>L'articolo Dalla Sicilia a Milano. L’imprenditore Damiano Gentile in collaborazione con Wella apre un nuovo grande salone proviene da Fashionlife Magazine.
]]>“Offriamo un luogo senza precedenti – spiega Damiano Gentile, Founder e CEO di Gentile Group – immaginate un santuario di innovazione e sofisticatezza, un’oasi urbana dove ogni dettaglio è stato curato per esaltare la bellezza e il benessere. Un Flagship Store che incarna i valori di tradizione e innovazione, un punto di riferimento per chi cerca esclusività e personalizzazione”.
Damiano Gentile ha appena compiuto 15 anni di attività e vanta un team di 250 persone con 16 saloni, 2 beauty shop, 10 centri estetici, 3 barber e un’accademia di formazione in Sicilia rivolta ai giovani negli ambiti hair stylist, estetica, barber e immagine, accreditata a livello regionale.
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]]>L'articolo Disformismo da App proviene da Fashionlife Magazine.
]]>È doveroso quindi, dire che, se alcuni filtri sembrano non stravolgere più di tanto i connotati in realtà falsificano comunque la
realtà, cancellando i difetti sui volti altrui, e portandoci a considerare il nostro viso al naturale come sbagliato a prescindere.
Tutto questo dunque può avere pesanti conseguenze sulle persone più giovani e deboli psicologicamente, che magari non hanno
gli strumenti per capire e comprendere pienamente l’utilizzo dei social e potrebbero maturare pensieri molto negativi e nocivi.
Ad oggi anche il make up deve simulare quello che è il risultato di un’applicazione, un vero mutamento e stravolgimento nella
moda e nel costume. Un vero e proprio dismorfismo, tanto da indurre chi ne subisce l’effetto a rivolgersi in alcuni casi al medico
estetico portando una propria foto di riferimento modificata da un’app, sperando di avere poi lo stesso risultato finale.
Quindi la domanda sorge spontanea, l’utilizzo fin troppo leggero dei filtri è condannabile? Visto che non sono più uno strumento
divertente e a volte utile per camuffare qualche imperfezione, ma parte integrante del gioco dei social, al punto da distorcere
la verità senza che ce ne accorgiamo.
“Per concludere, i canoni di bellezza si sono spinti così tanto oltre, da non riuscire più ad accettarci per quello che siamo?”
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]]>L'articolo Abbronzatura:<br>come mantenerla al ritorno in città proviene da Fashionlife Magazine.
]]>I consigli di Letizia Maestri per mantenere un abbronzatura perfetta anche dopo il ritorno dalle vacanze
Anne Hathaway, Monica Bellucci, Kevin Costner sono solo alcuni dei volti truccati da Letizia Maestri, truccatrice di fama internazionale che ad oggi vanta nella sua carriera artistica numerosi lavori in set cinematografici, video clip e campagne pubblicitarie per le più grandi maison. E non solo! Letizia è anche fondatrice Maestrimkupstudio, nato per divulgare la sua esperienza professionale e artistica a tutti, sia professionisti del settore, sia
make-up artist emergenti. Appare chiaro che con la sua esperienza da Make-up Artist e Creative Director, Letizia Maestri è un vero e proprio punto
di riferimento nel mondo del trucco e della cosmesi ed è, quindi, una tra le professioniste più indicate a cui fare la domanda che tutte ci poniamo una volta finite le vacanze: come mantenere l’abbronzatura? Mantenere l’abbronzatura è una delle questioni che sta più a cuore alle donne una volta tornate in città. Molti seguono diverse scuole di pensiero: c’è chi consiglia il peeling, chi lo scrub, ecc., ma queste azioni risultano essere particolarmente aggressive per la pelle. Peeling e scrub, infatti, si caratterizzano per i loro granuli, volti ad andare in profondità del tessuto cutaneo e, quindi, a togliere l’abbronzatura e non a conservarla. «Fondamentale è idratare la pelle, anzi super idratare!», questo è il consiglio principale di Letizia. E l’idratazione deve essere effettuata già a partire dal viaggio di ritorno. Infatti, specialmente se si torna in aereo o in treno, dove vi è sempre aria condizionata a temperature basse, la pelle tende a seccarsi e perdere di tono.
Perfetta in questo caso è la maschera Amica Idra di Daphfne Cosmesi: una monodose in patch, estremamente comoda, ottima da tenere in borsetta e da applicare una volta salite in aereo per garantire uno schermo di protezione estremamente idratante. Secondo Letizia, «una costante idratazione del viso deve essere mantenuta anche una volta tornate in città e l’azione migliore per conservare una tonalità ambrata è il gommage, un trattamento estetico esfoliante, idratante e non aggressivo». Ottimo è Levigo 2.0 – trattamento gommage prodotto da Daphfne Cosmesi. Questo dev’essere applicato sulla pelle bagnata e massaggiato delicatamente, per poi essere sciacquato con acqua tiepida: la sua azione esfoliante è volta ad eliminare la
pelle secca, disidratata e le cellule morte, senza intaccare l’abbronzatura, anzi conservandola più a lungo. La combo perfetta è l’abbinamento del
trattamento gommage con l’olio viso Ovo – sempre di Daphfne Cosmesi, per ripristinare completamente l’idratazione. Questa beauty routine «non deve riguardare solo il viso, ma anche il corpo»: Daphfne Cosmesi crea una versione dell’olio Ovo anche per il corpo, separata e differente da quella viso, dato il diverso grado di assorbimento della pelle delle due parti indicate. In alternativa, secondo Letizia, «un buon sostituto ai prodotti citati è sicuramente l’olio di mandorle (minimo 12% di olio di mandorle nella composizione totale del prodotto)». Per avere un ottimo effetto, occorre
versare l’olio in una spugna e, mentre si fa la doccia, massaggiare la pelle bagnata: «la frizione porta via le cellule morte, ma non l’abbronzatura». Dopo il risciacquo si otterrà una pelle morbida ed idratata, ma non unta. Infine, importante è non trascurare labbra e mani. Le mani, infatti, sono molto delicate; per questo è fondamentale fare attenzione alla scelta della crema da utilizzare: «una buona crema si nota subito dall’elevata capacità di assorbimento». Per quanto riguarda le labbra, invece, le quali tendono a seccarsi dopo un’esposizione prolungata al sole, il prodotto Bacio di Daphfne Cosmesi è perfetto per idratarle al meglio. Trattasi di un burro composto da acido ialuronico e bava di lumaca: la bava di lumaca idrata, rigenera ed effettua un trattamento esfoliante, mentre l’acido ialuronico leviga completamente le labbra. Ecco: con questi trattamenti preventivi, ciascuna di noi
potrà sfoggiare un’abbronzatura ambrata ben oltre il ritorno dalle vacanze. Semplici mosse, garantite da Letizia Maestri, che da tempo le consiglia a
colleghe, celebrities, amiche e non solo…
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